Stiamo tramutando in fatti le parole che diciamo
Le scene di venerdì scorso, nel nostro primo sopralluogo, presso questo istituto, scene drammatiche, disastrose.
Spalavano e si adoperavano a rimettere in sesto almeno le strade, veramente scene drammatiche.
A distanza di solo cinque giorni, tornare lì, l’orgoglio nostro è che a distanza di soli 5 giorni, torniamo con una soluzione almeno concreta.
La pulizia delle valli la tenuta e la manutenzione dei corsi d’acqua e di tutto ciò che riguarda l’ambiente è un qualcosa che va salvaguardato, nell’interesse del territorio.
Perchè non è più il tempo di metterci a parlar di emergenza e poi di dover far fronte a disastri del genere.
Qui ci sono sette consiglieri regionali che in 4 mesi tagliandosi la metà dello stipendio hanno messo insieme oltre 105mila euro, con cui rimetteranno in piedi i laboratori di una delle scuole colpite dall’alluvione di Benevento.
Siamo qui a restituire i soldi degli stipendi dei politici che se li tagliano, alla scuola.
E’ un gesto rivoluzionario in una terra dove l’unica cosa che sanno fare è mettere le pezze a colori ai disastri e all’emergenza.
Noi vogliamo un’altra Campania, la Campania che vogliamo è la Campania dei giovani che hanno una possibilità per il futuro, e il futuro si costruisce a scuola.
Subito dopo la catastrofe ci siamo resi conto che uno dei problemi grossi a Benevento era questa scuola, perché abbiamo visto tutto infangato, plotter inusabili, telecamere e mixer andati totalmente distrutti, e in quelle cose ho visto distrutto un futuro.
Le persone si qualificano per i fatti, per quello che fanno, questa è la politica questo il senso di comunità, per questo oggi siamo qui, e questo sarà per i prossimi cinque anni: questo esempio cambierà il Paese. Speriamo anche che ci copino.
Ci sono centinaia di consiglieri regionali in Italia, se ognuno facesse quello che abbiamo fatto noi sarebbero 15 milioni di euro.
Costruire delle delle buone pratiche alternative all’accaparrarsi tutto quello che si può.
Con l’esempio si può fare più che con mille parole, non solo serve a risolvere il problema nell’immediato, ma serve anche a tracciare un percorso.
Abbiamo risolto qualche problema, perché possiamo con questa cifra generosa acquistare dei laboratori, quindi riprendere l’attività didattica seriamente.
Ma sono anche contenta per il solco che è stato tracciato.
Il senso di gioia e di rinascita che provo, è quello che è in contrasto con l’immagine dei tanti docenti che ho visto a luglio piangere all’interno del Senato e fuori la Camera quando approvavano la legge del PD sulla scuola.
La Campania è una terra devastata, anche per l’idea che abbiamo della scuola.
La scuola è sempre in secondo piano, è quella che viene in sovrappiù, e l’allontanamento e la disaffezione dalla scuola è la cosa che noi dovremo imparare a combattere, e quindi vogliamo dare un segnale forte affinché i ragazzi di Benevento possano ritrovarsi in questa scuola e formare il loro futuro.
Ai nostri giovani sfiduciati, che se ne vanno all’estero, che dicono “ormai l’Italia non ci offre niente, ormai la nostra provincia, la nostra regione è corrotta, non ci offre niente”, potremo dire: “Alt! Non è tutto così”.
Noi stiamo facendo la cosa più semplice di tutte, stiamo tramutando in fatti le parole che diciamo, il vero problema è che gli altri non lo fanno allora noi sfidiamo gli altri a fare di più perche il partito democratico è al governo e qui i cittadini della provincia di benevento, come le altre zone alluvionate d’italia, non hanno visto ancora un soldo.
Non solo non c’hanno messo un euro dopo i disastri, non solo si sono tagliati lo stipendio, non solo dei nove miliardi previsti per il dissesto idrogeologico ne sono arrivati soltanto 50 milioni e non sono stati ancora stanziati, ma questa gente mentre benevento affogava nel fango si stava votando al Senato una legge che si chiama legge Boccadutri, con cui si intascavano 45 milioni di euro di rimborsi elettorali, e negli stessi giorni l’Etihad stava inviando il nuovo aereo di stato a matteo renzi che costa 175 milioni di euro.
Questa è la misura del governo Renzi che non vogliamo vedere mai più a palazzo Chigi, speriamo che arrivino il prima possibile le elezioni nazionali.